EU Gender Equality Index 2020-2024: a che punto siamo? Il rapporto del progetto SUBLIME SDGs fa il punto su 10 paesi europei
Il progetto SUBLIME SDGs, al quale coop. Lai-momo partecipa, valorizza in particolare il ruolo delle autorità locali nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Attraverso la cooperazione tra le autorità locali e le organizzazioni della società civile, l’ambizione di SUBLIME SDGs, coordinato dal Comune di Lampedusa e Linosa, è quella di trasformare le piccole e resilienti comunità di confine dell’UE in ambasciatrici di sostenibilità, inclusione, emancipazione e pace.
Tra l’altro, il progetto mira a identificare e colmare le lacune tra le politiche nazionali ed europee in materia di Gender Equality e la loro traduzione in politiche e pratiche a livello locale.
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Il partner di progetto ICLEI ha prodotto, raccogliendo e analizzando i contributi di autorità locali patner di 10 paesi (Italia, Malta, Austria, Bulgaria, Cipro, Grecia, Ungheria, Romania, Slovenia, Polonia), un “Rapporto transnazionale – Analisi delle politiche sui divari e le opportunità di parità di genere”, che pubblichiamo qui sotto.
La parità di genere è indicata nel Trattato sull’UE come uno dei compiti essenziali dell’Unione e, in quanto tale, gli Stati membri sono tenuti a integrare la parità di genere nelle loro leggi e politiche. In particolare, le direttive UE relative alla parità di genere su temi quali la parità di retribuzione, la parità di trattamento sul lavoro e la parità di trattamento nei regimi di sicurezza sociale devono essere recepite nel diritto nazionale.
Di conseguenza, quasi tutti gli Stati membri dell’UE dispongono di una qualche forma di legislazione relativa alla parità di genere. Queste leggi divergono da paese a paese e vengono tradotte in una miriade di politiche a livello nazionale.
I 10 rapporti nazionali esaminati da ICLEI per redigere questo rapporto evidenziano disposizioni costituzionali, leggi, strategie e piani d’azione pertinenti, gruppi di lavoro, commissioni, organi consultivi e agenzie nazionali.
Tutti i 10 paesi hanno i principi della parità di genere radicati nel loro più alto ordinamento giuridico: le loro costituzioni. Le disposizioni costituzionali variano, ma generalmente offrono una garanzia legale di pari diritti economici, sociali, culturali, civili e politici per uomini e donne.
Secondo l’Indice sull’Uguaglianza di Genere 2024 (Gender Equality Index 2024), che valuta (Lavoro, Denaro, Conoscenza, Tempo, Potere, Salute), Bulgaria, Cipro, Grecia, Italia e Malta hanno punteggi dell’Indice inferiori alla media UE, ma stanno registrando miglioramenti più rapidi nel tempo, riducendo il divario tra loro e l’UE.
La Slovenia ha livelli di uguaglianza di genere pari alla media UE, ma i progressi del paese sono stati più lenti rispetto alla media UE.
L’Austria ottiene risultati migliori rispetto alla media UE in termini di uguaglianza di genere e progredisce più rapidamente.
Ungheria, Polonia e Romania hanno tutti migliorato i loro punteggi dell’Indice sull’Uguaglianza di Genere, ma sono costantemente e significativamente inferiori alla media UE.
Nel rapporto si possono trovare un’analisi delle varie costituzioni, delle specifiche leggi elaborate nei paesi, di organismi e commissioni create appositamente per la parità di genere, e un focus su come i diversi stati hanno proseguito nell’implementazione della EU Gender Equality Strategy 2020-2025 (GES) e del Gender Action Plan III (GAP III).