Lai-momo e Cartiera tra gli outsider al TEDx di Bologna

È stato proprio Bassirou Zigani, giovane artigiano di Cartiera, il laboratorio che Lai-momo ha fondato e sostiene, a essere tra i protagonisti insieme al presidente della nostra cooperativa Andrea Marchesini Reggiani alla decima edizione di TEDxBologna, evento dedicato quest’anno agli outsider, ossia i protagonisti dell’innovazione e del cambiamento, che domenica 13 settembre 2020 in Piazza Maggiore a Bologna ha fatto il tutto esaurito con più di 2000 persone.

«Sono arrivato nel 2016 dal Burkina Faso» – racconta Bassirou – «Fuggendo da una situazione pericolosa. Sono passato dalla Libia dove ho lavorato e sono stato trattato come uno schiavo, ho subito molte violenze. Sono riuscito a fuggire e ho fatto una traversata con una piccola barca con 150 persone. Siamo stati salvati e sbarcati in Sicilia. Ero impaurito e preoccupato per il futuro. Poi sono stato accolto a Bologna e ho iniziato a studiare italiano. Mi sentivo un escluso, ma avevo delle aspirazioni, e tante speranze».

Bassirou ha sempre avuto la passione per la sartoria. In Africa aveva lasciato le scuole superiori per fare il sarto. Quando è arrivato in Italia, ha avuto l’occasione di fare una formazione grazie alla cooperativa Lai-momo, e nel 2017 è stato assunto come artigiano di Cartiera con un contratto a tempo indeterminato. Grazie al suo stipendio, oggi Bassirou riesce a mantenere la sua famiglia in Burkina Faso, e vive in autonomia in provincia di Bologna. Durante l’evento TEDxBologna ha raccontato la sua storia di integrazione, che gli ha portato a fare parte di una comunità aperta e accogliente.

Cartiera è una realtà che produce accessori e borse in pelle di moda etica, riciclando materie prime di alta qualità, e dando lavoro a migranti, richiedenti asilo e persone in condizioni di svantaggio sociale. «Il nostro progetto era offrire ai richiedenti asilo una formazione a un mestiere complesso e nobile, quello dell’artigiano della moda» – ha raccontato al pubblico del TEDxBologna Andrea Marchesini Reggiani – «Ci sembrava una follia, eppure provammo».

Sulla scia di questi obiettivi è nata un’impresa sociale, che rende il lavoro artigianale altamente qualificato un’occasione di inclusione e integrazione per i migranti e le persone svantaggiate. «Le imprese» – continua il presidente di Lai-momo – «cominciano a comprendere che dare attenzione a valori fondamentali quali l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale e il benessere del territorio è un vantaggio positivo».

Il dialogo tra i due outsider è proseguito mettendo in luce i vantaggi e le difficoltà di creare un’impresa sociale di successo. Per Andrea Marchesini Reggiani questa non rappresenta solamente una possibilità, ma una necessità: tramite percorsi di integrazione lavorativa è possibile promuovere l’inclusione sociale di soggetti ai margini della società, creando un reale impatto sul territorio.

Un lungo applauso del pubblico è stata la risposta a questo emozionato racconto.