Conoscenze – Servizi sperimentali di formazione linguistica

B.G. deve discutere con i compagni di appartamento per poter seguire le lezioni con un po’ di silenzio in casa, H.R. ha una connessione internet lenta e fatica a partecipare, A.L. deve anche badare ai bambini mentre segue lezioni. Se imparare l’Italiano come seconda lingua non è facile, con la didattica a distanza può essere ancora più difficile: ce lo ha mostrato il progetto “FAMI-Conoscenze”, che negli ultimi mesi abbiamo portato avanti con le nuove modalità imposte dall’emergenza Covid-19. Nell’ambito di questo progetto, che ha l’obiettivo di coinvolgere i territori dei distretti di Casalecchio e Pianura Est della provincia di Bologna nella costruzione di percorsi innovativi di didattica dell’Italiano L2 e di sostenere processi di integrazione e di dialogo sociale attraverso la promozione della conoscenza della lingua italiana e dell’educazione civica, abbiamo utilizzato la didattica a distanza, per svolgere due corsi di alfabetizzazione italiana, che hanno coinvolto 30 beneficiari.

È emerso però che le persone di origine migrante, ovvero i destinatari del nostro progetto, sono tra i soggetti che riscontrano maggiori difficoltà nella didattica a distanza. Come prima cosa, l’e-learning, per diverse ragioni, non tutte riconducibili soltanto alle circostanze emergenziali in cui è stato strutturato, non è in grado di sviluppare tutte le sue potenzialità e di declinarsi sui bisogni formativi specifici dei suoi destinatari. In secondo luogo, queste persone spesso non dispongono di dispostivi adeguati ad accedere alle lezioni online, e altrettanto spesso non hanno a disposizione connessioni internet adeguate. Infine, in molti casi si riscontrano difficoltà logistiche dovute alla condivisione degli spazi casalinghi. Tutto questo può causare un indebolimento della motivazione e dell’interesse, con conseguente calo delle partecipazioni e presenze discontinue.

Sotto diversi punti di vista la didattica a distanza può essere un buono strumento soprattutto in periodi come quello che stiamo vivendo e lo dimostra il fatto che stiamo comunque avendo buoni risultati in termini di apprendimento e partecipazione. Occorre dunque fare un ulteriore sforzo per risolvere i problemi e le criticità di cui sopra, creando contenuti di didattica a distanza che siano più inclusivi e accessibili.

Tutto ciò trova riscontro anche nell’ultimo comunicato stampa del Centro studi e ricerche IDOS, che anticipa alcune problematiche riguardanti le disuguaglianze sofferte dagli alunni stranieri nel sistema scolastico, amplificate dalla recente emergenza Covid-19 e che saranno messe in evidenza anche nel “Dossier Statistico Immigrazione 2020”. Lo stesso Ministero dell’Istruzione, attraverso l’Osservatorio Nazionale per l’Integrazione degli Alunni Stranieri e dell’Intercultura, ha diffuso recentemente un documento denominato “È la lingua che ci fa uguali. Note per ripartire senza dimenticare gli alunni stranieri”, in cui, partendo da un’analisi accurata di tutte le criticità del sistema, sono presentate diverse proposte per la ripartenza dopo la pandemia che coinvolgono scuole, servizi socioeducativi, associazioni di volontariato e terzo settore.

Partendo dunque da queste osservazioni e dalle criticità rilevate dalla nostra lettura e analisi dei bisogni riscontrati in questo particolare momento, il progetto “Conoscenze” proseguirà concentrando i suoi sforzi nel rispondere con proposte di attività adeguate a questi bisogni reali.

Le attività principali continueranno ad essere corsi di lingua italiana L2, laboratori e corsi di formazione per adulti. Si vuole proseguire con attività in presenza, dove possibile, individuando, assieme ai Servizi sociali dei vari territori, spazi che garantiscano il rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento in cui poter attuare formazioni “in situazione”. Inoltre, prevediamo di lavorare a stretto contatto con i Distretti in cui operiamo per promuovere progetti di apprendimento in “tandem” a distanza, abbinando partner italofoni e non per scambi culturali e linguistici. Il tandem linguistico è un metodo di apprendimento che permette di praticare lingue differenti, attraverso la conversazione alternata nelle loro rispettive lingue e porta con sé notevoli vantaggi e opportunità di apprendimento.

In aggiunta a queste attività, il progetto prevede l’attivazione di percorsi per minori stranieri, promuovendo attività di recupero scolastico, in vista del ritorno in aula e laboratori di lingua italiana L2 da svolgere in tempo extrascolastico. Queste attività mirano a predisporre misure di recupero e di compensazione per contrastare e riparare agli effetti della chiusura delle scuole in particolare sugli alunni stranieri. Anche in questo caso, si vogliono proporre attività in presenza, dove possibile, garantendo il rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento.