Lai-momo impegnata del rilevamento dei fabbisogni formativi di operatori e operatrici degli sportelli informativi per migranti
Lo scorso 5 novembre a Ravenna ha avuto luogo l’evento iniziale di SMART-ER, il progetto FAMI capofilato dal Comune di Ravenna che mira al potenziamento, alla qualificazione ed allo sviluppo delle capacità del sistema dei servizi territoriali al fine di migliorarne la qualità e l’accessibilità in risposta ai bisogni ed alle richieste dei cittadini dei Paesi Terzi.
Paolo Fasano, responsabile delle politiche dell’immigrazione del Comune di Ravenna, apre il dibattito della tavola rotonda individuando senza indugi il nodo della questione, da tenere come riferimento nello svolgimento delle attività del progetto: gli ostacoli amministrativi che incontrano i cittadini stranieri determinano conseguenze di grande impatto su di essi, nello specifico in termini di mancato accesso ai servizi. Pone la questione su un piano politico, tenuto conto che, pur essendo intervenute ed attualmente in vigore norme in materia di decertificazione e digitalizzazione degli archivi della PA, non hanno fatto seguito interventi da parte del legislatore volti all’applicazione delle stesse. Ne parla quindi con Fabio Sbaraglia, assessore alla multiculturalità del Comune di Ravenna, e con Luca Rizzo Nervo, delegato per le politiche sull’immigrazione e la cooperazione internazionale della Regione Emilia-Romagna, che condividono che il tema della semplificazione amministrativa sia di fondamentale importanza e che l’impatto delle lungaggini burocratiche e delle difficoltà amministrative sui cittadini di paesi terzi possa essere determinante nei percorsi di autonomia economica ed abitativa delle persone.
Si invitano pertanto tutti gli attori e partner del progetto, tra cui Lai-momo, incaricata di rilevare il fabbisogno formativo degli operatori degli sportelli di informazione ed orientamento rivolti ai cittadini stranieri sul territorio regionale, a creare un virtuoso percorso di capacity building partendo da una lettura condivisa delle criticità, dei bisogni e dei punti di forza, cercando un dialogo con tutti gli attori istituzionali del sistema migratorio, andando a rafforzare in maniera coordinata una rete di sportelli già consolidata, perché possa rispondere in maniera ancora più efficace ai bisogni dei destinatari finali del progetto.
Proseguono gli interventi, da parte di Francesca Curi, docente del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna, che sottolinea come sia indispensabile che una buona prassi si associ a una conoscenza approfondita sul lato normativo e di orientamento giurisprudenziale delle materie concernenti il diritto dell’immigrazione, con uno sguardo importante sul tema dello sfruttamento lavorativo. Segue Marzio Barbieri per la Regione Emilia-Romagna che illustra brevemente gli ambiti di azione dei 21 progetti FAMI esistenti all’interno della Regione, comunicando che l’azione di capacity building che la Regione implementerà nell’ambito del progetto SMART-ER avrà come principale ambito di intervento la mediazione interculturale.
Benedetta Rivalti, per il Comune di Ravenna, e Mia Schiavone, per CIDAS, presentano quindi nel dettaglio le azioni previste, sancendo ufficialmente l’avvio delle attività di un ambizioso progetto che coinvolgerà la fitta rete di enti pubblici e del privato sociale sul territorio regionale per il prossimo triennio.