Lai-momo a Malta per la quarta Plenaria del Consultative Forum di EUAA

Le preoccupazioni della società civile sulla effettiva applicazione degli strumenti di gestione delle vulnerabilità nell’ambito del Patto sulle migrazioni e l’asilo

A cadenza annuale, l’Agenzia Europea per l’Asilo in Europa (EUAA) apre le proprie porte alle organizzazioni della società civile che compongono il Consultative Forum, un organismo consultivo composto da 125 enti, con comprovata esperienza nel settore del diritto d’asilo e dell’accoglienza, insediati sul territorio dell’UE e operanti a livello locale, regionale, nazionale o sovranazionale. Un impegno per l’agenzia, avente un mandato di mantenere un canale di stretto dialogo con il Consultative Forum nell’ottica dello scambio di informazioni e condivisione delle competenze in materia di asilo e accoglienza, un’opportunità per le organizzazioni di dialogo e confronto diretto con i referenti dell’agenzia nonché di scambio reciproco di informazioni, criticità, buone prassi e contatti con altri enti del privato sociale operanti in prima linea in altri Paesi europei.

Lai-momo, membro del Consultative Forum, è volata a Malta il 15 e 16 ottobre del 2025 per partecipare alla Quarta Plenaria dell’agenzia, istituita nel 2022, unitamente ai rappresentanti di altre 65 organizzazioni, nonché all’incontro annuale del sottogruppo tematico riservato alle organizzazioni del Consultative Forum con competenze specifiche in materia di soggetti vulnerabili.

Alle presentazioni relative allo stato dell’arte dei lavori da parte dei referenti dell’agenzia, si alternano gli spazi per le domande dall’auditorio, in cui si stimola il confronto, portando osservazioni e riflessioni critiche da parte di chi lavora sul campo.

I lavori sono aperti dalla direttrice di EUAA, Nina Gregori, che sottolinea lo sforzo posto in essere dall’agenzia nell’attività di supporto degli Stati Membri a distanza di otto mesi (giugno 2026) dall’implementazione del Patto Europeo sulle Migrazioni e l’Asilo: 12 piani operativi nei Paesi UE, 1.064 personale operativo di EUAA dislocato sui territori, 89 milioni di euro stanziati per le attività di supporto operativo negli Stati membri. Le attività, come illustrato dalla referente dell’unità che coordina l’Operational Support Centre, consistono del supporto gestionale ed operativo alle autorità degli Stati membri nelle procedure di registrazione dei richiedenti asilo e della loro accoglienza. Vengono quindi illustrati i meccanismi di “escalation”, volti a segnalare, gestire e risolvere eventuali violazioni di diritti fondamentali posti in essere nell’ambito dei suddetti piani operativi e di “monitoraggio”, ovvero di verifica della corretta applicazione del sistema comune di asilo da parte degli Stati membri.

L’agenzia presenta quindi il proprio centro di formazione e di sviluppo di competenze professionali (Training and Professional Development Centre), nato con l’obiettivo di formare le autorità degli Stati membri e nello specifico il personale che si occupa delle procedure legate al diritto d’asilo e all’accoglienza, per una corretta implementazione della normativa vigente: i moduli formativi sono rivolti a funzionari deputati all’esame delle domande di protezione internazionale, personale ministeriale, mediatori culturali ed interpreti. Si rivolge quindi alle organizzazioni del Consultative Forum, riconoscendo da un lato le competenze specifiche dei suoi membri e incoraggiando la partecipazione alle consultazioni avviate da parte di EUAA con la richiesta di contributi nella definizione del materiale formativo, dall’altro dichiarandosi a sostegno di un processo di professionalizzazione del settore del personale operante nel campo del diritto d’asilo.

La parola passa quindi, come di consueto, al Fundamental Rights Officer (FRO), garante della conformità delle azioni dell’agenzia con i diritti fondamentali delle persone, che ha illustrato il “Piano Strategico di EUAA sui Diritti Fondamentali 2024-2028”, descrivendo le attività di monitoraggio effettuate nel corso dell’anno trascorso dal precedente convegno, alcune delle quali concretizzatesi in visite sul campo. Si citano anche le visite svolte in Italia, Lai-momo ha partecipato alla consultazione in relazione al monitoraggio effettuato nella città di Bologna nel mese di maggio del 2025. Il Forum, pur riconoscendo lo sforzo operato dall’agenzia in termini di tutela dei diritti fondamentali, rileva la criticità data dalla mancata legittimazione ad intervenire da parte del FRO in caso di segnalazione di procedure illegittime poste in essere discrezionalmente dalle autorità degli Stati membri, essendo la sua attività fortemente limitata nei destinatari e nelle azioni dal mandato di EUAA.

Chiusi i lavori della Plenaria, Ana Ciuban, eletta per un secondo mandato in veste di Presidente del Consultative Forum per il prossimo biennio, coordina il tavolo dell’incontro del Gruppo di Consultazione tematico sulle persone in una situazione di vulnerabilità. Nella prima parte dell’incontro si approfondiscono i temi che si erano selezionati l’annualità precedente e che destavano maggiore preoccupazione sul piano della tutela dei diritti dei soggetti vulnerabili: l’impatto del Regolamento Screening sulle persone in condizioni di vulnerabilità e l’uso della detenzione e delle misure alternative alla detenzione nell’ambito della rifusione della Direttiva Accoglienza del 2024.

Apprezzabili gli strumenti implementati (creazione di una “checklist” delle vulnerabilità per una corretta e precoce individuazione delle stesse ed elaborazione di Linee Guida sia in materia di identificazione delle condizioni di vulnerabilità sia della ricerca di soluzioni alternative alla detenzione come criterio chiave per i soggetti vulnerabili), tante le preoccupazioni delle organizzazioni della società civile: data la volontarietà da parte delle autorità degli Stati Membri nell’utilizzo degli strumenti messi in campo per una precoce identificazione dei soggetti vulnerabili, che uso ne sarà fatto? Si può dire che non sia mai nel maggiore interesse del minore la possibilità di essere detenuto, pur con forme alternative alla detenzione? Le persone richiedenti asilo hanno diritto di accesso alla procedura di screening di cui sono oggetto?

Ci si dà quindi appuntamento al 2026, quando si faranno i conti con l’avvenuta entrata in vigore del Patto sulle migrazioni e l’asilo.

Eleonora Ghizzi Gola